Vitale da Bologna – il pittore di corte

Operoso almeno dal 1330 circa, come ci prova un documento di quell’anno relativo alla cappella Odofredi in San Francesco a Bologna, era probabilmente allora circa venticinquenne, quindi se ne deduce che Vitale sia nato tra 1308 e il 1309.

Una commissione cosi’ impegnativa quale quella della cappella Odofredi, non puo’ essere stata la sua prima opera della sua carriera.

Questa prosegue, in Bologna, nell’ambito dell’ordine francescano come attestano i documenti all’incirca nel 1334 e ancora nel 1340, Vitale e’ pagato, per le pitture nel refettorio della foresteria, forse quella del Cenacolo. Un’opera precedente, ma ormai ingiudicabile per le sue pessime condizioni, e’ il “Sant’Antonio Abate” nella chiesa omonima e datata 1330.

Attivo ancora per i francescani nel chiostro detto dei Morti con un affresco della “Resurrezione”, datato 1345-1348, intraprende la grandiosa impresa di Mezzaratta (Chiesa di Santa Maria o Santa Apollonia di Mezzaratta, tavole dell’Oratorio di Santa Maria dei Denti), l’opera pero’ verra’ interrotta a causa della peste.

Vitale, lascia Bologna, sia per la peste e sia perche’ chiamato dalla commissione, recandosi cosi’ ad Udine dove affresca nel 1348 in Duomo (Storie di San Nicolo’); al ritorno a Bologna opera ai Servi e prosegue quindi a Pomposa fino al 1351 e poi, ancora, dipinge il Polittico di San Salvatore, datato 1353.

La questione della data di morte e’ stata risolta di recente, affermando che il pittore deve essere morto prima del 31 luglio del 1361 e dopo il 4 giugno 1359.

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