Simone Martini da Siena, nacque all’incirca nel 1284. Ma la prima notizia a noi nota e’ reca la data del giugno 1315, quando appose la firma alla “Maesta’” del palazzo Pubblico di Siena.

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Quest’opera occupa la parete principale della Sala del Mappamondo nel Palazzo Pubblico.

Due anni dopo, una carta napoletana attesta che re Roberto d’Angio’ fece assegnare al pittore, una provvigione, da qui la convinzione che nel 1317 Simone Martini era a Napoli per eseguire il celebre dipinto dedicato al Vescovo francese, Ludovico di Tolosa, fratello di Roberto, proclamato santo quell’anno.

Nel 1321, sempre a Napoli, viene pagato per l’affresco della Cappella di Castelnuovo e del polittico relativo.

Si deve al cardinale Gentile da Montefiore, francescano e sostenitore degli Angio’ di Ungheria, l’istituzione della cappella di San Martino nella Chiesa di Assisi e , poiche’ mori’ nel 1312, e’ probabile che affido’ al giovane Martini la decorazione del sacello.

Nel 1321, restaura la “Maesta’” di Palazzo Pubblico, mentre 3 anni piu’ tardi sposa Giovanna, figlia del pittore Memmo di Filippuccio e sorella di Lippo Memmi.

Si trasferi’ ad Avignone, insieme alla moglie e al fratello Donato, dove fu pittore della corte papale e costrui’ una solida amicizia con Petrarca, il quale gli dedico’ composizioni poetiche.

Sempre nella cittadina francese, fece testamento nel 1340, mori’ poco tempo dopo. Ad Agosto furono celebrate le esequie a Siena, nella Chiesa di San Domenico, a spese del cognato Lippo Memmi.

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